Cosa è la medicina orale? Perché è importante includerla nella pratica clinica quotidiana per l’odontoiatra?
La medicina orale è quella branca della medicina che studia gli aspetti clinici, anatomo-patologici e terapeutici delle malattie che interessano la mucosa e le parti molli della cavità orale, ma anche i tessuti delle regioni peri-orali. Il medico patologo orale si occupa della prevenzione, della diagnosi e della terapia di tutte queste patologie che potrà essere farmacologica e/o chirurgica.
Prevenzione da cosa quando si parla di tessuti molli?
Le visite periodiche dall’odontoiatra hanno lo scopo di intercettare, e ove possibile prevenire, la trasformazione di alcune lesioni in patologie più gravi. L’ispezione delle mucose infatti, deve essere effettuata unitamente alle visite periodiche di controllo ed ablazione tartaro cui si sottopongono i pazienti, solitamente ogni 6 mesi. Molte sono le lesioni che interessano la mucosa orale e possono avere diverse eziologie; ad esempio essere traumatiche (causate da una scorretta masticazione o ustioni da cibi caldi); derivanti da una patologia sistemica, autoimmunitaria (lupus eritematoso sistemico, lichen planus, ecc.); possono essere infettive batteriche o virali (herpes, sifilide, ecc.) oppure essere di natura idiopatica. In particolare, il carcinoma orale a cellule squamose (il più diffuso dei tumori maligni del cavo orale), è una forma neoplastica i cui principali fattori di rischio sono noti e legati agli stili di vita, quindi generalmente controllabili: la sua incidenza si abbasserebbe con la cessazione del fumo, la riduzione del consumo di alcoolici, una attenta igiene orale e una dieta ricca di frutta e verdura.
Quali sono le implicazioni per le mucose orali causate dal fumo? Quali sono le lesioni di cui ci dobbiamo “preoccupare”?
Fumo e alcol sono tra i primi fattori di rischio del tumore del cavo orale: più dell’80% dei casi, infatti, è legato all’abuso di queste sostanze. La loro combinazione aumenta la probabilità di sviluppare la malattia di ben 15 volte. Questo rischio è dose dipendente: il rischio è doppio nei fumatori consumatori di più di 20 sigarette al giorno rispetto a quelli che ne consumano meno di 20 al giorno. Il riconoscimento e il trattamento dei cosiddetti disordini potenzialmente maligni permette di ridurre la morbilità e mortalità da carcinoma orale. Tanti sono i cofattori da indagare, ma la presenza di queste lesioni (soprattutto a livello di lingua e pavimento orale) ci deve subito allarmare, in particolare: macchie e/o placche bianche, rosse o bianche e rosse che possono avere un aspetto più o meno omogeneo oppure lesioni quali ulcere non dolenti che non tendono alla guarigione entro 7/10 giorni, nodulo o massa che si accresce progressivamente.
Quali sono le patologie della mucosa orale più diffuse tra i bambini?
Tra le più comuni lesioni orali nei bambini ricordiamo le afte, la malattia mani piedi bocca, il mughetto, la stomatite erpetica primaria. Si suggerisce in un primo momento di somministrare ai bambini affetti da tali patologie cibi freddi e semiliquidi e poi di recarsi dall’odontoiatra il prima possibile per ricevere la corretta terapia in modo da alleviare i sintomi in breve tempo.
Ultimamente si parla di aumento di infezioni sessualmente trasmissibili, in che modo entra in gioco l’odontoiatra medico orale?
Papilloma, sifilide, HIV: sono infezioni sessualmente trasmissibili in costante aumento, soprattutto tra i giovani. Per quanto concerne la sifilide, i casi sono aumentati del 400% dal 2000 ad oggi. L’infezione causata dal Papilloma Virus, colpisce prevalentemente i giovani e attacca soprattutto l’orofaringe, le tonsille e la base della lingua; la causa principale è rappresentato dal sesso orale non protetto. Le prime manifestazioni di queste infezioni si estrinsecano generalmente a livello orale e sono solitamente facilmente diagnosticabili anche con test non invasivi.
Quali sono le patologie di più frequente riscontro nella vostra pratica clinica? Qual è l’iter da seguire nel caso in cui siano presenti queste lesioni?
Riscontriamo più frequentemente afte (primarie o come manifestazioni orali di patologie sistemiche intestinali), lesioni traumatiche o pigmentate, candidosi, sindrome della bocca che brucia. L’arma principale del medico orale è la documentazione fotografica: le foto permettono un monitoraggio oggettivo nel tempo dell’evoluzioni clinica della lesione. L’esame obiettivo viene svolto con una garzina sterile tramite ispezione e palpazione, con ausilio di strumenti quali il Velscope o colorazioni con coloranti vitali in caso di lesioni sospette. Le strategie terapeutiche variano dal wait and see, alla terapia farmacologica ed infine alla terapia chirurgico-diagnostica intesa come biopsia incisionale o escissionale e successivo esame anatomo-patologico.
a cura della Dottoressa Federica Canepa